Cullurielli acresi (ricetta tradizionale)
I cullurielli (chiamati anche cullurialli o cullurelli) sono un piatto tradizionale calabrese che generalmente si prepara a ridosso del giorno dell’Immacolata, ma anche durante tutto il periodo natalizio. Con pochi ingredienti otterrete una ghiotta merenda che piacerà a tutti o un ottimo accompagnamento per le vostre pietanze.
Io sono solita farli seguendo questa ricetta, ci vuole solo un po’ di pazienza per friggere tutti i cullurielli, ma il risultato è garantito. Nell’impasto non è presente lo zucchero, quindi potete scegliere se guarnirli con qualcosa di dolce o abbinarli a un gusto salato.
Ottimi anche da servire in una cena tra amici o un aperitivo in casa, poiché potete davvero accostarli a ciò che più vi piace. Io ad esempio utilizzo il miele, soprattutto quello di fichi, ma spesso li porto in tavola anche al pasto e con salumi e formaggi, un po’ come se fosse una sorta di “pane” speciale delle feste!
Questi cullurielli di forma molto grande e allungata vanno per la maggiore ad Acri (CS), mentre in altre zone della Calabria sono molto più piccoli, l’impasto è diverso (con patate) e vengono spesso chiamati in altro modo (cuddruriaddri, crispelle, grispelle, cururicchi o crustuli).
Ingredienti
- 1 kg di farina 0
- 600 ml di acqua tiepida
- 25 g di lievito di birra
- 150 g di lievito madre
- 20 g di sale
- Olio per friggere q.b.
Procedimento
- Scegliete una ciotola piuttosto capiente, in quanto dovrà bastare per contenere l’impasto durante la lievitazione.
- Mettete a sciogliere in un poco di acqua tiepida il lievito di birra e lasciatelo da parte una decina di minuti.
- Versate nella ciotola tutta la farina, il lievito madre, il lievito di birra sciolto nell’acqua e anche il sale.
- Mescolate con vigore per una quindicina di minuti e aggiungete man mano l’acqua tiepida, fino a che non sarà inglobata tutta la farina.
- La consistenza dell’impasto deve essere morbida, non è necessario utilizzare tutta l’acqua se vedete che raggiungete una buona consistenza prima.
- Ugualmente, se invece dovesse servire, potete aggiungere più acqua.
- Coprite con un panno e fate lievitare per due o tre ore circa, il volume dell’impasto deve raddoppiare.
- Fate attenzione a lasciar lievitare in un luogo caldo e asciutto, potete coprire ulteriormente la ciotola con una coperta oppure riporla in forno con la luce accesa.
- Quando l’impasto è lievitato riprendetelo, preparate una spianatoia infarinata e ungetevi le mani con dell’olio.
- Prendete man mano dei pezzetti di impasto e lavorateli per formare dei panettini da circa 100 g, procedete fino ad esaurire l’impasto, poi coprite di nuovo i panettini con un panno.
- Lasciate lievitare per un’altra oretta sempre in un luogo caldo o comunque lontano da correnti d’aria fredda.
- Trascorso il tempo della seconda lievitazione mettete a scaldare l’olio in una pentola abbastanza larga e profonda, in modo che sia pronto per friggere (io ne ho utilizzato circa 2 litri, avendo usato una pentola da 32, ma se la pentola è più piccola ne basta di meno).
- Prendete ora i vostri panettini e con le dita unte fate un buco al centro e allargatelo un po’ per dare la tipica forma.
- Metteteli delicatamente a friggere (attenzione a non scottarvi) e poi utilizzate per qualche secondo le estremità di due forchette (oppure dei bastoncini di legno, come da tradizione) per mantenere la forma allungata, altrimenti tenderanno a diventare tondi.
- Quando li vedete dorati girateli, in modo che lo diventino da entrambi i lati, poi tirateli fuori e fateli scolare un po’ sulla carta assorbente.
- Serviteli ancora caldi.
Se piace potete accompagnare i cullurielli con del miele classico o aromatizzato, io utilizzo spesso quello di fichi.
Potete spolverare di zucchero a velo o zucchero semolato i vostri cullurielli, eventualmente anche cannella o altre spezie se particolarmente gradite.
I cullurielli sono ottimi anche per accompagnare un gusto salato, come ad esempio un tagliere di salumi o formaggi o buonissimi anche se mangiati da soli.