
Gamberi in pasta kataifi
I gamberi in pasta kataifi rappresentano un antipasto facile e veloce da preparare, adatto anche ai principianti in cucina. Questo piatto, oltre ad essere un’opzione gustosa per iniziare un pasto, si presta benissimo anche come finger food per buffet.
La pasta kataifi, simile alla pasta fillo ma con fili molto sottili, è un ingrediente tipico della cucina greca e medio orientale che negli ultimi anni è diventato più facile da trovare anche in Italia. Questa pasta, utilizzata sia in preparazioni dolci che salate, conferisce una croccantezza unica ai gamberi.
Sebbene generalmente i gamberi in pasta kataifi siano fritti per esaltare la loro croccantezza, esiste anche l’opzione di cuocerli al forno per una versione più leggera.
Possono essere serviti con salse particolari come la crema di avocado o la salsa al mango per arricchire ulteriormente il sapore.
La ricetta consente variazioni nella marinatura dei gamberi prima della cottura, permettendo di personalizzare il piatto secondo i propri gusti.
Ingredienti
- 500 g di pasta kataifi
- 12 gamberi
- Olio di semi q.b.
- Pepe nero q.b.
- Sale fino q.b.
Procedimento
- Iniziate pulendo i gamberi: rimuovete il carapace e, se preferite, anche la coda. Praticate un’incisione sul dorso per eliminare l’intestino..
- Condite i gamberi con sale e pepe e infilzateli con uno stuzzicadenti abbastanza lungo.
- Stendete la pasta kataifi con le mani e avvolgetela attorno ai gamberi, dalla testa alla coda.
- Friggeteli in olio di semi caldo per pochi minuti, mantenendo la temperatura al di sotto dei 170°C per una frittura perfetta.
- Una volta cotti, posizionate i gamberi su un piatto rivestito di carta forno, salate e servite ancora caldi.
Ecco qualche consiglio finale:
La scelta dei gamberi è fondamentale. Preferite gamberi freschi o surgelati di dimensioni medio-grandi. I gamberi dovrebbero essere puliti ma con la coda lasciata attaccata, per un effetto visivo più accattivante e per facilitarne la degustazione.
La pasta kataifi si secca rapidamente, quindi è importante tenerla coperta con un panno umido mentre si lavora. Prendete piccole porzioni e allungatele delicatamente per avvolgere ciascun gambero, lasciando scoperta la coda. Questo processo richiede pazienza e delicatezza per evitare di spezzare i fili.
Assicuratevi che i gamberi siano completamente avvolti in uno strato uniforme di pasta, evitando però di sovrapporla troppo, per garantire una cottura uniforme. L’obiettivo è ottenere una croccantezza dorata senza sopraffare il sapore delicato dei gamberi.
I gamberi avvolti in pasta kataifi possono essere cotti in diversi modi: fritti in olio profondo, cotti al forno o persino con friggitrice ad aria. La frittura offre la massima croccantezza, ma la cottura al forno o nella friggitrice ad aria sono alternative più salutari che possono comunque produrre una buona croccantezza esterna.
Fritti
Se optate per la frittura, mantenete l’olio a una temperatura inferiore a 170°C. Non sovraccaricate la padella per evitare che la temperatura dell’olio scenda troppo, il che può rendere i gamberi grassi invece che croccanti.
Al forno
Per una versione al forno, preriscaldate il forno a 200°C e spennellate i gamberi avvolti in pasta kataifi con un po’ di burro fuso o olio d’oliva. Cuoceteli fino a che non diventano dorati e croccanti, girandoli una volta a metà cottura per assicurare una doratura uniforme.
Friggitrice ad aria
Se utilizzate una friggitrice ad aria, cuocete i gamberi a 200°C per circa 8-10 minuti, fino a che non siano dorati e croccanti. Anche in questo caso, potrebbe essere necessario girarli a metà cottura per ottenere una croccantezza uniforme.
Servire i gamberi avvolti in pasta kataifi con una o più salse di immersione può elevare ulteriormente il piatto. Sperimentate con salse agrodolci, maionese speziata, o una semplice emulsione di olio extravergine di oliva e limone per aggiungere un ulteriore strato di sapore.
Per un’impressionante presentazione, disponete i gamberi su un piatto in modo artistico, accompagnati dalla vostra scelta di salsa. Guarnire con un po’ di prezzemolo tritato o erba cipollina per un tocco di colore.